Orti comunali - La Valle della Biodiversità - sezione di Astino

Descrizione

La Valle della Biodiversità è una sezione dell'Orto Botanico Lorenzo Rota di Bergamo. E' un angolo di paradiso naturale che vive grazie al sapere della botanica e dell'agricoltura. La Valle della Biodiversità è un Museo all'aperto, dove si studiano e si conservano collezioni botaniche che comunicano il rapporto tra Piante e Uomo. È uno spazio di relazioni e di esperienze, per educare alla sostenibilità e contribuire ad armonizzare Uomo, Agricoltura e Natura a partire dal contesto locale.

L’obiettivo annuale è presentare nei 9.000 metri quadrati a disposizione 300 specie con almeno 1500 varietà che variano a seconda delle stagioni e delle programmazioni, dalle più rustiche alle tropicali in vaso.

Nella sezione di Astino dell’Orto Botanico di Bergamo si impara ad adottare il plurale anche per le piante più familiari: non il pomodoro ma i pomodori, i mais, le patate, le viti, i fagioli, le quinoe, gli amaranti, i frumenti, i risi, le insalate, le bietole ecc. poiché il plurale è più adatto ad esprimere l’affascinante complessità dell’agrobiodiversità e della vita vegetale in generale.

È situato in un angolo del millenario compendio agricolo del Monastero di Astino dove l’Orto Botanico svolge un ruolo di interfaccia tra il Regno delle Piante e il pubblico.

Qui si cercano insieme risposte alla domanda: di quali piante si nutre il pianeta? Siamo circa 7 miliardi sul pianeta, mai così tanti, ogni giorno dobbiamo mangiare e per questo attingiamo risorse dagli habitat agricoli e naturali per soddisfare il nostro incessante appetito.


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La Valle della Biodiversità è una sezione dell'Orto Botanico Lorenzo Rota di Bergamo. E' un angolo di paradiso naturale che vive grazie al sapere della botanica e dell'agricoltura. La Valle della Biodiversità è un Museo all'aperto, dove si studiano e si conservano collezioni botaniche che comunicano il rapporto tra Piante e Uomo. È uno spazio di relazioni e di esperienze, per educare alla sostenibilità e contribuire ad armonizzare Uomo, Agricoltura e Natura a partire dal contesto locale.

L’obiettivo annuale è presentare nei 9.000 metri quadrati a disposizione 300 specie con almeno 1500 varietà che variano a seconda delle stagioni e delle programmazioni, dalle più rustiche alle tropicali in vaso.

Nella sezione di Astino dell’Orto Botanico di Bergamo si impara ad adottare il plurale anche per le piante più familiari: non il pomodoro ma i pomodori, i mais, le patate, le viti, i fagioli, le quinoe, gli amaranti, i frumenti, i risi, le insalate, le bietole ecc. poiché il plurale è più adatto ad esprimere l’affascinante complessità dell’agrobiodiversità e della vita vegetale in generale.

È situato in un angolo del millenario compendio agricolo del Monastero di Astino dove l’Orto Botanico svolge un ruolo di interfaccia tra il Regno delle Piante e il pubblico.

Qui si cercano insieme risposte alla domanda: di quali piante si nutre il pianeta? Siamo circa 7 miliardi sul pianeta, mai così tanti, ogni giorno dobbiamo mangiare e per questo attingiamo risorse dagli habitat agricoli e naturali per soddisfare il nostro incessante appetito.